Descrizione
Ingredienti:
Cioccolato al caramello salato [Zucchero, Burro di cacao, Caramello al burro salato [Zucchero, Sciroppo di glucosio, Latte condensato zuccherato, Burro salato, Acqua], Latte magro in polvere, Siero di latte, Sale, Emulsionante [Lecitina di soia], Aroma], Farina di grano tenero tipo 00, Burro, Tuorlo d’uovo, Zucchero vagliato fine, Cioccolato bianco al caramello (cacao min. 35,6%) [Burro di cacao, Zucchero, Latte intero in polvere, Zucchero del latte, Siero di latte in polvere, Latte scremato in polvere, Zucchero caramellizzato (2,00 %), Emulsionante [Lecitina di soia], Aroma naturale di vaniglia, Sale], Pasta al caffè [Caffè (32,00 %), Zucchero, Olio vegetale di girasole, Nocciole, Aromi, Emulsionante [Lecitina di girasole]], Lievito naturale, Panna fresca pastorizzata, Miscela di cioccolato al latte e bianco al gusto di caramello (cacao min. 24%) [Zucchero, Latte intero in polvere, Burro di cacao, Pasta di cacao, Emulsionante [Lecitina di soia], Aroma, Estratto di paprika, Aroma naturale di vaniglia], Pasta d’arancia candita [Scorza d’arancia, Sciroppo di glucosio, Zucchero, Correttore di acidità], Aromi naturali, Miele, Sale, Caffè in polvere, Vaniglia Bourbon.
I magnifici 7
Ingredienti di alta qualità, rigorosamente naturali
Lievito Madre
Il primo, quello che dà l’unicità del gusto al nostro impasto, è il lievito madre, il cui ceppo è nato negli anni Trenta e che resta ancora l’unico agente di lievitazione. Oggi come allora, questo insostituibile ingrediente conferisce aromi unici, lunga freschezza e alta digeribilità ad ogni panettone.
Farine
Le farine, contraddistinte da un ottimo rapporto forza/elasticità, hanno un alto tenore proteico, ideale per le lunghe lievitazioni naturali.
Burro
Il burro è prodotto separando la panna dal latte per centrifugazione, come tutti i burri di alta qualità, che hanno però un punto di fusione superiore, intorno ai 33°. Per questo motivo i lievitati Flamigni danno il meglio di loro se consumati tiepidi.
Uova
Delle uova, deposte in allevamenti italiani, si usano solo i tuorli. I canditi provengono dalla Calabria: le scorze d’arancia da arance Navel a buccia spessa coltivate a Sibari; i cedri da Diamante. Entrambi non vedono mai anidride solforosa e sono canditi per osmosi (dodici giorni di permanenza in vasca).
Vaniglia
La vaniglia è ricavata da bacche della riserva di Mananara in Madagascar (presidio Slow Food®).
Uvetta
L’uvetta arriva dalla Turchia o dall’Australia, perché il panettone è nato come dolce della festa, quindi con gli ingredienti più ricchi, anche a costo di farli arrivare dall’altro capo del mondo. Le versioni non tradizionali di questo lievitato fanno uso di nocciole tonde e gentili delle Langhe per i panettoni glassati, di cioccolato fondente extra e di molte altre varietà di frutta candita e semicandita di primissima qualità.
Crema o cioccolato
La crema pasticcera utilizzata per la farcitura è realizzata con uova fresche provenienti da allevamenti italiani mentre per la ricopertura dei panettoni Flamigni utilizza unicamente cioccolato purissimo di alta qualità.
Processo di lavorazione
Fase 1
Rinfreschi del lievito madre alternati alla lievitazione
Per incrementare l’efficacia del lievito madre, si ripetono a distanza di poche ore i suoi “rinfreschi”, cioè le aggiunte di farina e acqua al panetto iniziale, seguite da un impasto e dalla lievitazione.
Fase 2
Primo impasto
Nell’impastatrice a braccia tuffanti, il tipo che rispetta di più l’impasto, vengono inseriti i primi ingredienti: il lievito madre, parte della farina, dello zucchero, i tuorli, del burro e dell’acqua.
Fase 3
Prima lievitazione
Durante le dodici ore successive, l’impasto bianco viene posto a lievitare in una cella a temperatura e umidità controllate. Al termine di questa fase il suo volume sarà triplicato.
Fase 4
Secondo impasto
L’impasto viene inserito di nuovo nella vasca dell’impastatrice. Si aggiunge la farina, altro zucchero, altra acqua, altro burro, i tuorli d’uova, il miele e gli aromi naturali come le bacche di vaniglia e agrumi. Poi tocca ai canditi e all’uvetta o ad altra frutta, per i panettoni speciali.
Fase 5
Prima puntatura impasto finito e spezzatura
L’impasto riposa circa 1 ora, poi viene spezzato nelle dosi necessarie per dare forma dei singoli panettoni.
Fase 6
Pirlatura
È un’operazione manuale i maestri pasticcieri arrotolano gli impasti spezzati, per dar loro forma, forza lievitante e compattezza.
Fase 7
Puntatura
Intorno agli impasti spezzati deve costituirsi una pellicola; l’operazione è facilitata dall’esposizione all’aria.
Fase 8
Inserimento nel pirottino e successiva lievitazione
A mano, l’impasto spezzato viene inserito nel pirottino. Segue l’ultima lievitazione, anch’essa in celle a temperatura e umidità controllate.
Fase 9
Scarpatura a mano o glassatura
La scarpatura consiste nel taglio a croce realizzato a mano sulla superficie del panettone ancora crudo per favorisce la lievitazione. Se il panettone è glassato, la scarpatura viene sostituita dalla copertura.
Fase 10
Cottura
In forno la lievitazione raggiunge l’apice, la struttura interna assume le caratteristiche occhiature e la parte esterna si colora, diventando bruna, mentre la scarpatura resta un po’ più chiara. Se il panettone è ricoperto, la glassa si compatta e diventa croccante.
Fase 11
Capovolgimento a mano e raffreddamento
Appena usciti dal forno, i panettoni vengono capovolti, per evitare che si affloscino. Raffreddamento e asciugatura avvengono a temperatura ambiente, perché la lentezza rispetta di più la fragranza del lievitato.
Fase 12
Confezionamento a mano
Manuale è anche il confezionamento, per un ultimo tocco di personalità.
Pastry chef
Simone De Stefano
Vivo la cucina come vocazione precoce, costruita tra studio, viaggi e brigate diverse. Durante la formazione alberghiera lascio presto casa per crescere tra nord e sud Italia. Concorsi e hotel internazionali forgiano tecnica, disciplina e identità personale.
Con il Campania Team vinco titoli italiani e prestigiose medaglie mondiali.
Oggi sono Executive Chef e interpreto una cucina mediterranea moderna, leggera e consapevole, attenta alla materia prima stagionale.
Michele Pascarella
La mia storia con la pasticceria inizia da bambino, cresciuto nel laboratorio del mio padrino, maestro del mestiere. Tra impegno e scoperta nasce una passione che mi guida verso scuole d’eccellenza e grandi maestri del cioccolato.
Masterclass e pasticceria moderna rafforzano tecnica, visione e ricerca continua. Collaborazioni e fiere affinano il lavoro su lievito madre e grandi lievitati. Oggi creo panettoni identitari che raccontano territorio, profumi e materie prime.

































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